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al testo di Anna Giordano
Preghiera
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Benedici Signore le lacrime che sgorgano dalle ferite. Saranno unguento per rimarginarle. Scaccia dal cuore l’odio, per chi è colpevole delle causate pene. Ridona alla vita un senso a chi pensa d’averlo smarrito. Dammi la tua mano ed indicami il cammino.
13/11/ 2011
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Anna Giordano
- 01/12/2017 18:39:00
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Grazie Gianni, la tua brevità è incisiva, rimane scolpita. Buona serata!
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Anna Giordano
- 01/12/2017 18:37:00
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Ti ringrazio Arcangelo per questo stupendo commento che mi ha commossa. Nelle tue parole ho colto le vibrazioni di profonda fede che in te ferve. Ti ringrazio e ti mando semplicemente un divino saluto. Buona serata.
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Anna Giordano
- 01/12/2017 18:36:00
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Grazie Alberto Becca, il suo apprezzamento non può che gratificare il mio modesto operato, penso che se si riesce a scrivere per come il cuore detta si arriva forse a farsi comprendere, anche dagli altri, ma su tutto ad essere ascoltati dal nostro Creatore. Grazie infinite e buona serata.
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Gianni Vavassori
- 01/12/2017 17:31:00
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Molto bella, sentita, spirituale. Ciao.
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Arcangelo Galante
- 01/12/2017 07:25:00
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Il linguaggio semplice, pur se profondo, e le significative parole, rappresentano il motivo conduttore di questa pubblicazione, che nasce nel profondo di unanima che confida in Dio Padre, e in Lui si ritrova. Lemblematico messaggio contenuto, risiede nella spiegazione da parte dellautrice, la quale resta coerente nei pensieri, nelle azioni, nello spirituale desiderio, nonché nella capacità di saper esternare quella preghiera della quale, ella si sente, comunque, parte. La fede, infatti, si conforta e si conferma nellaffidamento a Dio, in ogni momento, anche in quelli più difficili, dellumana esistenza. Sì, perché a Dio Padre, non bisogna chiedere soltanto favori e grazie, con lorazione; non bisogna fermarsi alla pura e semplice richiesta dellallontanamento di un male, ma bisogna lodarlo e invocare la grazia che ci accompagni, durante il faticoso cammino della vita. Fortunato, non è colui che evita il male e non subisce disgrazie, ma colui che sa reagire, ed è in grado di rialzarsi dopo la caduta, cercando costantemente, la via retta, nel segno dellamore universale, terreno, e pure con lAlto. Le parole scelte sono molto ricche di sentimento religioso e ovviamente di grande fede, dettate perciò, da buone intenzioni, umanamente, condivise appieno. Una lirica profondamente significativa e intensa, nel suo esemplare messaggio, a tutti, rivolto. Versi preziosi e coinvolgenti che rendono sublime lintero testo. Davvero una richiesta amorevole, dettata dal cuore, che non può non concludersi con un emblematico: "…Dammi la tua mano ed indicami il cammino"!
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Alberto Becca
- 01/12/2017 05:37:00
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Molto apprezzata e partecipata questa preghiera che in modo lirico propone quasi copntrapposti, ma in tensione fra di loro, da un lato l essere umano (fragile, indifeso, impaurito di fronte al dolore, all odio, allo smarrimento della società) e d altro lato la tensione spirituale, la richiesta di aiuto verso chi questo mondo lha creato
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